
Autore: Daniel Zecchinel
Data di pubblicazione: 17 aprile 2025
MINUSVALENZE: COME RECUPERARLE IN MODO TECNICO, SENZA ILLUSIONI
La compensazione delle minusvalenze nel regime amministrato: opportunità reali, limiti normativi e strumenti utilizzabili.
DISCLAIMER
Il presente articolo ha scopo informativo e non costituisce una sollecitazione all’investimento. Le strategie illustrate vanno valutate con attenzione rispetto al proprio profilo di rischio, patrimonio, orizzonte temporale e situazione fiscale personale. Ogni decisione operativa va presa con l’assistenza di un consulente abilitato.
In breve (se vuoi arrivare subito al punto)
Se hai minusvalenze derivanti da fondi o SICAV, sappi che non puoi compensarle con plusvalenze degli stessi strumenti. Per farlo, devi generare utili con strumenti che producono redditi diversi, come azioni, obbligazioni, certificati o ETP (anche a leva), tutti in regime amministrato. La normativa attuale non è cambiata, nonostante le promesse della riforma fiscale 2023, ancora in attesa dei decreti attuativi. Hai tempo fino al quarto anno solare successivo a quello in cui la minus è stata registrata. Dopo, il credito fiscale è perso. Una consulenza può aiutarti a impostare una strategia personalizzata ed efficace.
Premessa: un problema ricorrente
Alcuni investitori si trovano alle prese con minusvalenze pregresse derivanti da fondi comuni o SICAV. Strumenti che, dal punto di vista fiscale, generano redditi di capitale (e non redditi diversi). Questo dettaglio tecnico fa tutta la differenza.
Le perdite derivanti da fondi e SICAV non possono essere compensate con plusvalenze da altri fondi o SICAV, perché entrambe rientrano nella categoria dei redditi da capitale, che per normativa non può essere usata per compensare perdite.
Una riforma annunciata, ma ancora in attesa
La Legge Delega n. 111/2023, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 14 agosto 2023, aveva introdotto alcuni principi per armonizzare la tassazione delle rendite finanziarie, prevedendo l'unificazione dei redditi di capitale con i redditi diversi. Tuttavia, i decreti attuativi necessari per implementare queste modifiche non sono ancora stati emanati, lasciando invariata la normativa vigente.
Cosa fare? Serve uno strumento “diverso”
Per recuperare le minusvalenze, è necessario realizzare plusvalenze derivanti da strumenti che generano redditi diversi, ovvero:
- Azioni
- Obbligazioni
- Certificati
- ETC e ETP (anche a leva)
- Derivati (opzioni, futures, CFD)
Questi strumenti, se trattati in regime amministrato, possono generare plusvalenze utili a compensare le minusvalenze accumulate.
Ricorda: le minusvalenze possono essere compensate entro il quarto anno solare successivo alla loro realizzazione. Dopodiché vengono azzerate.
Esempio operativo
Supponiamo un portafoglio di 300.000 euro, con una parte investita in fondi storici che oggi registrano minusvalenze. Per recuperarle, si può valutare (in modo ponderato e limitato) di destinare una quota — ad esempio 5-10% del portafoglio — a strumenti più dinamici, come ETC o ETP a leva su sottostanti relativamente stabili, ad esempio Indici obbligazionari (BTP, Treasury), Materie prime difensive, indici globali (MSCI World, S&P500), oppure alcuni certificati come gli AMC, in funzione del profilo di investimento dell'investitore.
L'obiettivo è realizzare una plusvalenza, entro la finestra fiscale disponibile, per compensare le minus accumulate.
Attenzione: il rischio non sparisce, si sposta
Usare leve finanziarie, anche su sottostanti considerati “tranquilli”, espone comunque a una maggiore volatilità. Per affrontare questo tipo di operazioni è necessaria una buona dose di competenza, un monitoraggio attivo degli strumenti scelti e soprattutto una soglia di rischio ben definita prima di iniziare.
È fondamentale mantenere la consapevolezza che, per quanto l’intento sia tecnico e mirato, non esiste alcuna garanzia che la strategia produca l’effetto desiderato.
Errori da evitare
"Posso compensare minus di fondi con plus degli stessi"
Falso. I fondi e le SICAV generano redditi di capitale, non utilizzabili per la compensazione.
"Basta usare strumenti a leva e ho risolto"
La leva può amplificare i guadagni ma anche perdite. Non esistono scorciatoie.
"Aspetto l’ultimo anno per agire"
Pericoloso! Le minus hanno scadenza. E' opportuno pianificare la strategia a tempo debito.
Metodo, non fortuna
La compensazione è un'ottima leva fiscale, spesso trascurata. Gestirla in modo tecnico significa scegliere strumenti coerenti con il proprio profilo di rischio, sfruttare appieno il regime amministrato e agire con consapevolezza e tempestività, evitando improvvisazioni.
Un lavoro da professionisti, non da autodidatti
La gestione delle minusvalenze — come avrai capito — è tutt’altro che banale. Una consulenza ben strutturata può evitare errori costosi, ottimizzare la tua posizione fiscale e accompagnarti in un percorso tecnico che ha ricadute concrete sul tuo patrimonio.
Esistono anche soluzioni personalizzate, come alcune gestioni patrimoniali costruite su misura, dove gli strumenti inseriti vengono utilizzati per il recupero fiscale, mantenendo coerenza con gli obiettivi e il profilo dell’investitore.
In un altro articolo sono state trattate le attuali regole e le prospettive future introdotte dalla riforma fiscale:
👉Leggi l'approfondimento completo qui.
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Posso aiutarti a capire se hai minusvalenze da recuperare, quali strumenti possono essere adatti a te (e quali evitare), e se sei ancora in tempo per intervenire.
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